Ingegneria Civica

L'arte di rendere possibili le cose

Metodi per un mondo più cortese

Che cos’hanno in comune un ingegnere, un educatore scout, un alpino, un credente e un sognatore? Una visione: quella dell’Ingegneria Civica. In questo libro originale e profondo, Marco Gabelli – ingegnere e uomo di comunità – ci invita a esplorare un nuovo modo di pensare la progettazione: non solo come costruzione di infrastrutture, ma come arte di vivere con gli altri, nel rispetto, nella reciprocità, nella gioia.

Tra spiritualità francescana, economia civile, sinfonie musicali, esperienze scout, tecnologia e riflessioni personali – anche toccanti come quelle sulla malattia e la rinascita – l’autore ci accompagna in un viaggio ispirante, che è insieme intimo e universale.

La Mission

L'Ingegneria Civica mira a contribuire alla realizzazione del paradigma dell'Ecologia Integrale, in diversi contesti applicativi. Adotta un approccio poliedrico e un problem solving creativo, non basato solo sul calcolo.

A proposito di IC

I tempi stanno cambiando

“All’inizio è stato quasi il gioco di parole di un ingegnere alienato; poi ho cominciato a crederci sempre di più, fino a condensare negli articoli di un blog il frutto del mio pensiero.

Nel mezzo tante esperienze, contaminazioni ed incontri, alcuni molto significativi, altri meno, ma tutti mi hanno portato fino a questo punto. Non sono mancate le delusioni e le cadute, da cui grazie al Cielo mi sono sempre rialzato e ripartito, più forte di prima.

Ora mi sono trovato ad avere pubblicato un libro – pietra miliare importante – e ho tanta voglia di confrontarmi con chi vorrà mettersi in dialogo costruttivo con me, per costruire insieme il Bene Comune. Sento che è venuto il momento di buttarsi e passare all’azione.

Ho cominciato a invitare altre persone a diventare Ingegneri Civici per un Mondo Unito, per cooperare alla realizzazione di iniziative e microprogetti finalizzate ad una missione condivisa. L’invito vale anche per te.”

(M. Gabelli)

 

Marco Gabelli - primo ingegnere civico della storia

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L’ingegneria civica si può apprendere! Ognuno ha qualcosa da insegnare e da imparare. Esplora le opportunità per te!

Alpini e Scout: un'amicizia che dura nel tempo.
Coro ANA Aviano canta e omaggia le ospiti dell'RSA di Roveredo in Piano.
5a Liceo Istituto Vendramini (PN), 2000/2001
Il mio Quaderno di Caccia.
La Juve del Futuro - Aviano (2005)
Cantando allo Studentato BFI a Villach.
FH Kaernten Tournament (2009)

"Chi attende la perfezione per iniziare la strada rimarrà sempre fermo. Il coraggio di partire è ciò di cui abbiamo veramente bisogno."

M. Gabelli

Il Manifesto

L'identità dell'Ingegner* Civic*

1. Cerca un profilo basso, nonostante il suo ego smisurato.

La tentazione di sentirsi al centro dell’universo è sempre dietro l’angolo. Ma l’ingegnere civico sa che, per costruire qualcosa che duri, è necessario essere umili, poveri in spirito.

2. Accetta i momenti di difficoltà e li sa vivere con il sorriso sulle labbra,
consapevole che non può piovere per sempre.

C’è una forma di resilienza quieta e gentile, che non fa rumore ma permette di attraversare le tempeste.

3. Modera le sue reazioni e non innesca conflitti destabilizzanti.

La tecnica, come la convivenza civile, richiede equilibrio. Ogni scelta progettuale è anche un atto politico: può dividere o unire.

4. Adotta la politica della verità

,
quella cantata dai Depeche Mode. La verità, anche quando è scomoda, è la base di ogni forma credibile di ingegneria. Nessun progetto si può reggere sulla menzogna.

5. Nei limiti dell’umano tratta gli altri con magnanimità

,
perché Ingegneri Civici si nasce e non si diventa. Mai ripagare gli altri con la stessa moneta per un torto subito; piuttosto è meglio stupire, arrivando fino ad amare anche i nemici.

6. Evita ogni inquinamento del suo karma,

e coltiva una sana vita interiore. Il benessere a 360 gradi dell’ingegnere è parte integrante della sostenibilità di ogni progetto da gestire ed eseguire. Senza armonia dentro, non c’è armonia fuori.

7. Costruisce più ponti e meno muri.

Perché il mondo ha bisogno di collegamenti, non di separazioni; di aperture, non di chiusure; di dialoghi, non di trincee.

8. Non ha paura del giudizio altrui

e cerca di vivere una vita degna del Vangelo. Evita ogni goffo e inutile proselitismo e cerca di comunicare tenerezza e misericordia ad ogni persona che incontra per la strada.

9. (Questo punto è tuo: aggiungilo tu, lettore.)

Perché l’Ingegneria Civica è un cantiere aperto. Un manifesto, per quanto poetico, non può mai essere definitivo. Perché gli ingegneri civici non sono dei cloni, dei soldatini fatti con lo stampo; l’ultimo tocco creativo che specifica la tua missione nel mondo spetta a te e a nessun altro.

Il blog

Pillole di Ingegneria Civica

Una Valle Caleidoscopica

La Val Cellina è per me un ambiente fantastico. Una sorta di Narnia, frutto dell'immaginazione di C. S. Lewis, in versione friulana. So di non sapere e per questo non mi voglio vantare di esserne un profondo conoscitore; di sicuro ho in mano tanti pezzi di puzzle,...

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